La nuova Chatbox basata sull’intelligenza artificiale di Google arriva in Italia ed Europa. Si chiama Bard: un “collaboratore creativo e utile per potenziare la tua immaginazione, aumentare la tua produttività e dare vita alle tue idee” come lo ha definito il direttore di Google.
Concorrente diretto di ChatGpt, Bard attinge a informazioni sul web per fornire risposte aggiornate e di alta qualità. Inoltre Google ha adottato misure per aiutare le persone a gestire le informazioni private in modo responsabile.
Bard è stato lanciato a marzo 2023 nella sua versione beta, ad oggi l’espansione di questo “esperimento di intelligenza artificiale conversazionale è la più grande fino a questo momento, il nostro approccio è ambizioso e responsabile”, racconta il direttore del prodotto in Google, Jack Krawczyk.
La Chatbox Bard, che si presenta in bianco e nei classici colori di Google, è disponibile alla conversazione in più di 40 lingue tra cui arabo, cinese, tedesco e hindi.
Poiché, al momento, si tratta di una tecnologia sperimentale, Google precisa che “Bard potrebbe in alcune occasioni fare affermazioni imprecise in risposta ad una richiesta dell’utente”. “Se ricevete una risposta da Bard che ritenete imprecisa oppure non appropriata – aggiunge – o se riscontrate un problema o se desiderate semplicemente mandare una segnalazione, c’è un modo semplice per lasciare un commento”.
Bard: attenzione ai termini di sicurezza online
Dopo le diverse controversie per la raccolta illecita dei dati personali sorte proprio sul tema dell’intelligenza artificiale tra Microsoft e il Garante della privacy in Italia, Google ha messo ben in chiaro le sue intenzioni. “Con il nostro approccio ambizioso e responsabile all’intelligenza artificiale, ci siamo confrontati proattivamente con esperti, legislatori ed enti regolatori, inclusi i Garanti per la protezione dei dati, per comprendere il loro punto di vista e le loro indicazioni”, si legge nel comunicato di Google, “e mentre rendiamo Bard disponibile sempre in più Paesi e più lingue, continueremo a seguire i nostri Principi sull’IA, a incorporare i feedback degli utenti, e ad adottare misure per proteggere i dati e la privacy delle persone”. Quando il singolo utente interagisce con Bard, come spiega il direttore del prodotto, le conversazioni, la posizione, il feedback e le informazioni sull’utilizzo restano in memoria. “Questi dati ci aiutano a fornire, migliorare e sviluppare prodotti, servizi e tecnologie di machine learning di Google” spiega Jack Krawczyk, e aggiunge che tali informazioni possono essere eliminate dal proprio account in qualsiasi momento. A tal proposito sarà infatti possibile scegliere per quanto tempo e quali dati Bard potrà archiviare nel proprio account Google o, ancora, è possibile disattivare completamente la funzione di archiviazione dati ed eliminare facilmente tutta l’attività sulla Chatbox.
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